Le popolazioni di anguilla sono in forte declino in tutto il mondo per via della pesca intensiva e dell’impossibilità attuale di farla riprodurre e allevare in cattività.
Incontrare questo splendido animale in fiume è un evento piuttosto raro, ho avuto poche volte la fortuna di osservare un’anguilla da vicino; la prima volta stavo nuotando di notte in una lanca laterale del Ticino, ed ero impegnato a ispezionare con la mia torcia subacquea il fondale e le piante acquatiche alla ricerca di qualche luccio. Nuotare di notte significa poter vedere solamente quello che illumina il flebile fascio di luce della torcia subacquea, un piccolo disco di luce che si sposta nell’oscurità assoluta. Questo significa che intorno a me può succedere qualsiasi cosa, per questo spesso sposto il fascio di luce dal fondo a mezz’acqua, indirizzandolo di fianco e dietro di me cercando di guardarmi in giro. Proprio in una situazione del genere mi sono trovato a illuminare un essere che nuotava nella mia direzione senza riuscire a capire che diavolo fosse : all’inizio ho pensato che fosse una natrice dal collare, un serpente che è facile incontrare sott’acqua, ma poi mi sono reso subito conto di essere di fronte a un’anguilla. Il nuoto è estremamente sinuoso, e la testa sembra ciondolare a destra e sinistra, la forma del capo ricorda quella di un piccolo drago. Ero in debito di ossigeno per cui l’ho seguita fino a quando ho potuto, ma una volta riemerso ho perso le sue tracce.
Ho tentato diverse volte, sia di giorno che di notte, di fotografare questa anguilla per poterne testimoniare la presenza nel Ticino. Finchè un pomeriggio, dopo aver esplorato nuovamente questa lanca, ho notato tra gli alberi sommersi un’altra anguilla, evidentemente non lo stesso soggetto dell’osservazione precedente per via delle dimensioni differenti. Era allo scoperto e stava tranquilla, quindi ho avuto tutto il tempo per osservarla e per scattare una fotografia.