È bello nuotare nei giorni in cui splende il sole. Si vede meglio, il sole scalda la schiena e si ha meno freddo. Ma gli alberi e ciò che galleggia sulla superficie dell’acqua, spesso creano sott’acqua delle zone d’ombra profonda e impenetrabile, ad un primo sguardo. Abituato alla forte luce del sole l’occhio non riesce subito a decifrare queste zone oscure, sembra di essere di fronte ad un muro nero.

Non nascondo di aver sempre un po’ di brividi quando approccio queste situazioni, anche se razionalmente so che non cambia nulla da dove riesco a vedere bene, ma il mistero stuzzica sempre la mia suscettibilità e mi attrae.

Qui mi sono immerso in un’ansa del fiume, dove si accumula sempre qualcosa in superficie. Nell’oscurità mi sono trovato di fronte una grossa carpa erbivora, gigantesca. Ad un primo sguardo sembra un pesce pacifico e tranquillo, a chi può fare male? Mangia piante acquatiche, lo dice il nome. Purtroppo però è un pesce alloctono, che può avere un impatto notevole sull’ambiente. Soprattutto se presente in grande quantità, proprio perché nutrendosi modifica l’ambiente, può mettere in difficoltà sia le specie vegetali che le specie animali che dipendono in qualche modo dalle piante acquatiche.